top of page

Introduzione alla medicina Vibrazionale

Energie vitali ed animali.

 

Come esistono suoni non udibili dall'orecchio umano sembra esistere una

manifestazione della realtà non percepibile attraverso i cinque sensi, né misurabile

con gli strumenti attualmente esistenti, eppure da sempre presente all'interno di

iconografia e storia di ogni popolo.
Per millenni l'uomo ha tentato di descrivere quanto percepito attraverso quel sesto

senso senza nome, che peraltro non pare essere esclusivo della nostra specie

(gli antichi definivano gli altri animali ottimi percepitori delle forze invisibili naturali)

definendolo ora 'energia', ora 'ki', ora 'prana',..., e per millenni ha tentato di interagire

con quel 'qualcosa', scoprendone in parte le potenzialità, ma mai la reale natura.

Una vibrazione fisica? Una sostanza chimica più 'sottile' di quella sentita attraverso

gli altri sensi? Nessuno è in grado di classificare ciò di cui stiamo parlando, né qualcuno è mai riuscito a dimostrarne l'esistenza attraverso misurazioni strumentali, eppure tutti gli esseri viventi sembrano in grado di percepirne la presenza.

Molte delle strade ancora oggi esistenti si trovano su antichi percorsi preferenziali battuti dai primi cacciatori/raccoglitori nel sottobosco, seguendo le vie di migrazione dei branchi, che a loro volta percorrevano le zone in cui la vegetazione era stranamente più rigogliosa: gli altri animali e anche le piante, come e più dell'uomo, sembrano infatti in grado di percepire una sorta di rete energetica terrestre, e di reagire ad invisibili sensazioni positive o negative presenti in un luogo.
Le piante crescono più stentatamente lungo i cosiddetti 'nodi geopatogeni', gli alberi talvolta deviano il tronco per aggirarli, cani e greggi li evitano, gatti e termiti invece li cercano quali luoghi preferenziali.
Gli antichi di ogni angolo del pianeta conoscevano bene queste forze invisibili, ed in nessun campo, dalla medicina all'architettura, dall'agricoltura all'astronomia, si prescindeva dalla loro presenza.

Ogni cosa sembra possedere una ben precisa 'caratteristica vibratoria', o meglio una parte dello spettro elettromagnetico non misurabile strumentalmente. Esiste tuttavia una differenza tra l'aura energetica della materia inanimata  e quella degli esseri viventi: la presenza, in questi ultimi, di strutture particolari, dette 'chakra' (o 'ruote' di energia) e meridiani (o fiumi di energia).

Già molti secoli prima di Cristo in India venivano descritte aree in cui l'energia corporea sembrava assumere caratteristiche vorticose, ma questa evidenza venne citata anche in altre antiche tradizioni, ad esempio in quella dei nativi americani o in quella mediterranea.

Osservazioni ed esperimenti dei tempi moderni sembrano far coincidere i chakra con i 'pori' attraverso cui il sistema energetico di piante ed animali 'respirerebbe' espellendo le energie congeste del metabolismo ed aspirando quelle esterne, opportunamente filtrate e trasmutate in bioenergie, o energie vitali.

La più precisa e dettagliata descrizione dell'anatomia energetica mai effettuata è dovuta allo statista e ricercatore indipendente Roberto Zamperini, il quale, grazie ad esperimenti diretti, redasse una particolareggiata mappa anatomica dei vari centri energetici umani e ne studiò la fisiologia.

E gli altri animali? Beh, si può dire che 'funzionino' esattamente come noi, ognuno con le dovute differenze, non tanto legate alla quantità dei chakra presenti, quanto alla diversa espressione di ognuno.

I chakra posti sul percorso energetico principale, detti 'maggiori' o 'principali' sono 14, ognuno deputato al drenaggio e rifornimento energetico di aree specifiche: c. del perineo, c. della base, c. surrenale, c. solare posteriore, c. cardiaco posteriore, c. cervicale, c. della nuca, c. della corona, ajna, c. della gola, c. cardiaco anteriore, c. solare anteriore, c. dell'ombelico, c. sessuale.

Degni di nota, tra i 'secondari' l'importantissimo sistema splenico (lavorando sul quale è possibile bilanciare l'energia tra la parte alta e quella bassa del corpo), il chakra del Timo (responsabile del riequilibrio energetico sinistra/destra), ed il Corpo calloso (responsabile del riequilibrio tra i due emisferi cerebrali).

Altri chakra importanti in cani e gatti sono quelli legati ai loro sviluppati sensi (chakra del tartufo e delle orecchie, ad esempio), senza dimenticare gomiti, ginocchia, dita, chakra anali posti sopra e sotto la coda (collegati alla presenza delle ghiandole perianali ed al riconoscimento odoroso in generale), e così via.

Ed i meridiani descritti dalla medicina tradizionale cinese?

Si tratta probabilmente dei canali in cui scorre l'energia legata alla circolazione del sangue (secondo la tradizione sangue ed energia sarebbero come cavallo e cavaliere), anche se non per forza il loro percorso risulta identico a quello dei vasi sanguigni.

Una parte del loro tragitto è interna, in correlazione agli organi da cui prendono il nome, ed una parte scorre invece a livello cutaneo, dandoci la possibilità di venirne terapeuticamente in contatto.

Nessuno è mai riuscito a 'dimostrare' l'esistenza delle strutture energetiche dei viventi, ma quello che è certo è che riequilibrandole quasi sempre i pazienti migliorano o addirittura guariscono.

 

 

Posizione dei chakra 'maggiori' in cani e gatti:

medicina vibrazionale per animali

di dott.ssa GLORIA DEAMBROGIO medico veterinario esperto in omeopatia.

 

Visita a Casale Monferrato (AL)

 

cell: 339.1616026

gloriadeambrogio@yahoo.it

 

http://medicinaveterinariaintegrata.blogspot.it

  • Wix Facebook page
bottom of page