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ALIMENTAZIONE VEGETARIANA E VEGANA DEI CANI E DEI GATTI

 

Sull'alimentazione vegana per i cani e per i gatti si può dire

molto o poco, nel senso che si possono avere due approcci

diversi e contrastanti: da un lato ormai molti casi dimostrano

che sia i cane che i gatti possono vivere con l'alimentazione

vegana, dall'altro si deve ricordare che essi, nella vita libera,

mai cercherebbero un'alimentazione di tale tipo e per questo

molti sono contrari. 

Si deve considerare altresì che nell'alimentazione degli animali

di famiglia è importante la convinzione degli esseri umani che

dispongono le scelte anche per i loro amici.  Ed è vero che una

famiglia vegana trova difficile nutrire in modo carnivoro gli animali

di casa poiché sa che in tal modo contribuirebbe al mantenimento

del circuito degli animali allevati negli allevamenti intensivi. 

Vi è un fattore psicologico, per cui la visione delle persone sulla propria

alimentazione si riflette sugli animali conviventi. Non solo sulla qualità,

ma anche sulla quantità.

Altri elementi influenzano le scelte delle persone e quindi ricadono sugli

animali, ad esempio gli stili di vita, più o meno salutistici, come anche il

censo e la cultura con la maggiore o minore attenzione alla tipologia delle

scelte e alle conseguenze indotte.

I cani possono vivere con una dieta vegetariana. 

Essa è accettata dai veterinari e dagli esperti di animali da compagnia in

Gran Bretagna e negli Stati Uniti. 

Una delle maggiori organizzazioni zoofile del mondo, l'inglese Royal Society

for the Prevention of Cruelty to Animals (RSPCA), è pienamente favorevole. 

Il cane, a differenza di quanto molti credono, è un carnivoro non specifico

in quanto anche in natura è parzialmente onnivoro. 

Le sue caratteristiche fisiologiche sono diverse da quelle dei carnivori

specifici: presenta i canini più arrotondati ed è privo di artigli affilati.

La lunghezza dell'intestino non è propriamente quella di un

carnivoro specifico.

Anche il gatto può seguire una dieta vegana e i principi sono identici per

la dieta del cane, però le caratteristiche dei felini come denti artigli e

lunghezza dell'intestino sono tipiche dei carnivori. 

Nella dieta vegana è necessario integrare la taurina. Il gatto ha una caratteristica diversa dal cane, è molto più attento nel cibarsi rispetto al primo che sovente ingurgita velocemente: il gatto mastica molto il cibo e pone molta più attenzione a quello che mangia, quindi nella dieta il gusto riveste un ruolo importante.

La taurina è un amminoacido così chiamato perché individuato per la prima volta nella bile

di un toro. È presente e sintetizzata solo negli organismi animali e non nelle piante. I gatti non riescono a sintetizzarla e quindi va somministrata a parte se la dieta è vegana. 

Oggi la taurina è un prodotto di sintesi chimica da laboratorio.

 

Esistono in commercio mangimi vegetariani e vegani; di seguito un esempio di formulazione

commerciale vegana:

 

Mangime pronto vegetale

Ingredienti: soia integrale, mais, riso, olio di semi di girasole raffinato, piselli, barbabietola da zucchero, lievito di birra, polpa di verdure*, fruttoligosaccaridi (FOS) prebiotici, minerali, vitamine 

(*Polpa di verdure : Parte fibrosa delle verdure ottenuta dopo l’estrazione del succo. Contiene carote, sedano, barbabietole rosse, prezzemolo, lattuga, crescione e spinaci ) 

 

Analisi tipica per 100g : 

Proteine gregge 21.0 % - Fibre 3.5 % - Olii 10.0 %

 

Gli indirizzi industriali e commerciali dei mangimi vegetali non sono diversi da quelli a base di carne, e la strategia è quella di risparmiare sulle materie prime però riguardo alla formulazione vi è attenzione affinchè la razione sia bilanciata e quindi utile ai bisogni degli animali.

La formulazione prevede una parte proteinica fornita essenzialmente dalla soia e da cereali, (mais e  riso e piselli nell'esempio).

Non si devono avere illusioni: anche il cibo vegetale industriale è preparato con materie di scarto ma i vegetali sono meno problematici per la conservazione rispetto a quelli animali.

Con i vegetali si evitano i residui delle molecole chimiche somministrate agli animali, inoltre la frazione dei grassi è fornita da olii vegetali che, anche qualora fossero saturi, sono sempre meno dannosi per la salute dei grassi animali.

Per tutti gli animali di famiglia per far coesistere qualità e economia si può prendere in considerazione l'idea di preparare il cibo in casa.

Nel farlo si deve tener conto di alcuni principi: ad esempio, i cani e i gatti hanno “motori” che vanno a proteine e non sono molto adattati ai carboidrati. 

D'altra parte se pensiamo al loro sviluppo etologico, il cibo è sempre stato rappresetato dalle  prede uccise o trovate e quindi il loro organismo si è adattato a tale alimentazione. 

Nel preparare il cibo quindi è bene ricordare questo fattore, sapendo che le proteine si possono trovare anche in alimenti non animali quali i legumi.

Una dieta bilanciata deve fornire agli animali proteine, calorie, fibra e componenti di minor quantità, come vitamine, sali minerali oligoelementi.

Come per gli esseri umani il punto principale di discussione è la frazione proteica, sulla quale si possono di base fare le stesse considerazioni sviluppate per la nutrizione umana: l'associazione di legumi e cereali è in grado di fornire le basi essenziali. 

La differenza è che il ragionamento è esattamente opposto di quello che si fa per le persone. Gli esseri umani sono diventati a prevalenza carnea mentre i cani e i gatti si sono sviluppati o a prevalenza carnivora o carnivori specializzati e quindi si tratta di cambiare totalmente la loro dieta.

 

Proteine: le proteine vegetali si possono somministrare con soia (fagioli e farina) tofu, mais cereali legumi (piselli, lenticchie, fagioli, ceci, fave sbucciate o passate). Cereali integrali e germe di grano, semi di girasole, semi di sesamo, noci (eccetto castagne e cocco). 

I legumi devono essere ben cotti. La varietà favorisce il bilanciamento degli amminoacidi, es. legumi e cereali integrali insieme.

Sulla soia vi sono pareri negativi per la dieta dei cani, dovuti ad eventuali problemi allergici legati alla soia. E' bene pertanto monitorare accuratamente lo stato di salute del cane nutrito con soia.

Vi sono pareri negativi anche sul grano (e sulle farine di frumento non integrale, ovvero farine miste), sempre legati all'insorgenza di reazioni allergiche, vomito, forme cutanee.

 

Calorie: sono presenti in tutti gli alimenti, proteine, carboidrati e zuccheri hanno valori calorici quasi equivalenti; hanno invece un valore più che doppio olii e grassi animali.

I carboidrati sono presenti in cereali e derivati (farina, pane ecc.), banane, castagne legumi, pere, frutta secca (non uva passa), patate, zucchero (nota: in basse quantità ed attenzione ai dolcificanti sintetici: lo xilitolo ad esempio è tossico per i cani) ecc. 

In una dieta mediamente variata è quasi impossibile vi sia deficienza di carboidrati.

Gli amidi  sono difficilmente digeribili nei cani, per questo le patate possono dare disturbi, pertanto nello scegliere i cereali si deve porre attenzione al contenuto in amido.

 

Olio: un cucchiaino da tè di olio vegetale crudo come l'olio di semi di girasole (nota o l'olio di oliva, che però ha maggiori calorie. Si ricorda che i cani non soffrono di colesterolo), per via orale o nell'alimento (ma non riscaldato) per un cane di medie dimensioni quale un cocker, o in alcune gocce per un cane piccolo, fornisce gli acidi grassi essenziali (polinsaturi). 

L'olio vegetale dovrebbe essere tenuto in una bottiglia chiusa in un posto fresco e buio (preferibilmente un frigorifero) per impedire l'ossidazione degli acidi grassi. 

L'olio può causare la diarrea in alcuni cani, in tali casi la quantità dovrebbe essere ridotta.

 

Il tipo di grassi e di oli:

Saturi: burro, margarina da evitare  

Medi: noci, cocco, germe di grano e i loro olii  

Monoinsaturi: olio di oliva

Polinsaturi: olio di semi di girasole, olio di mais, olio di lino, olio di soia.

I cani metabolizzano bene gli oli insaturi. La vitamina E aiuta il metabolismo degli oli insaturi. Gli oli insaturi si ossidano, riducendo il loro valore nutrizionale, se esposti alla luce, al caldo e all'aria.

 

Contenuto calorico per 1 grammo

proteine 4 Kcal, carboidrati 4 Kcal, zuccheri 4 Kcal, Grasso 9 Kcal (compreso olio)

 

Fibre: verdure, carote, verdure “bianche” cioè con poca clorofilla, anche crude (grattate o

tagliate) e/o cucinate quali il cavolfiore, il finocchio ecc. Broccoli: mai in grande quantità

Altri alimenti adatti: frutta tagliata o grattata grezza, frutta secca. (Nota: attenzione all'uva ed all'uva passa per il contenuto zuccherino).

 

Integratori della dieta : Pane integrale (fresco o tostato). Riso sbramato, germogli di grano.

Come alimenti duri di masticare, per esercitare le loro gengive e mascelle, i cani possono masticare le carote intere grezze, ceppi leggermente arrostiti del cavolo, mele intere grezze,

 

Come regola generale si deve ricordare che la trasformazione della dieta dev’essere graduale e che in genere non è bene dare cibi cibi troppo raffinati in quanto favoriscono i picchi insulinici e cioè possono predisporre al diabete.

Mai dolci e ricordare che il cioccolato è pericoloso.

Note varie: la cottura per 15' rompe le fibre della verdura e diminuisce il quantitativo fibroso, una cottura prolungata distrugge alcune vitamine, tipo la tiamina. 

Però i legumi devono essere ben cotti. Le fibre crude saziano e riducono il senso di fame, favoriscono l'evacuazione.

Le patate, ricche di amido, possono dare problemi.

Un consumo eccessivo di zucchero e prodotti zuccherini può causare problemi digestivi, ai denti, diabete e obesità.

I dettagli forniti da alcuni proprietari di cani vegetariani in Gran Bretagna, mostrano che gradiscono questo tipo di regime alimentare.

 

La dieta vegetariana aumenta l'alcalinità dell'urina sensibilizzando

il tratto urinario ad infezioni. 

Il monitoraggio del pH dell'urina è semplice e serve a prevenire

l'insorgere del problema che si può prevenire con capsule di mirtillo.

L' aggiunta di L-carnitina o Taurina previene la miocardiopatia dilatativa;

la dieta vegana dà più benefici della dieta vegetariana.

I cani la cui dieta NON include prodotti di soia risultano in

migliore salute.

Se insorgono problemi (digestivi) si possono alleviare con l'aggiunta

di enzimi digestivi al cibo.

 

Quantità e composizione del cibo:

Si possono indicare alcuni principi di massima anche se si consiglia di  farsi seguire da un veterinario.

La quantità dipende molto da individuo a individuo.

 

Nel cane, in linea di massima vanno bene 30 gr di cibo/Kg di peso ai cuccioli e 15 gr/Kg di peso agli adulti. Questa quantità può essere variare sensibilmente a seconda di:

- Percentuale liquida del cibo.

- Contenuto calorico del cibo (ad un cane con tendenza ad ingrassare si deve controllare la parte calorica del cibo, come pane cereali, ecc.)

− variazioni individuali: alcuni alsaziani necessitano 3 o 4 volte il quantitativo calorico del quale necessita un labrador della stessa taglia, o un altro alsaziano con metabolismo più lento. La variazione di peso e della salute del cane sono il miglior indicatore per aggiustare la quantità.

 

Nei gatti si può considerare una razione di circa 20 gr di cibo per Kg di peso. Con aumento fino a 25-30 nei cuccioli e diminuzione a 15 negli animali sterilizzati e che fanno vita sedentaria.

Nei gatti la razione potrebbe intendersi tra i 5 e i 6 grammi di proteina pura per chilo di peso e tra le 30 e le 40 calorie sempre per chilo di peso, sapendo che i grassi – come l'olio - hanno circa 9,5 cal al grammo e le proteine e i carboidrati 4 cal per grammo.

Per i cani, si va dai 4 gr di proteine pura al chilo per quelli pesanti sui 40 chili ai 7 gr per quelli inferiori ai 10 chili e quote intermedie per gli altri pesi.

Per le calorie si va dalle 53 calorie per chilo di peso nei cani pesanti alle 90 per chilo per il peso di 5 kg.

 

ESEMPIO di contenuti

LEGUMI SECCHI (CECI, LENTICCHIE) :

circa 20% proteine - 50 % carboidrati – 5% lipidi – 1% zuccheri

LEGUMI IN SCATOLA 6/7% proteine - 14 % carboidrati - 2/3 lipidi

SOIA FAGIOLI - 36 % proteine 30 % carboidrati - 20 % lipidi - 7% zuccheri

TOFU - 56% proteine - 39% grassi - 3,7% carboidrati

MAIS GRANELLA - 9% proteine – 75% carboidrati – 3,8 lipidi 

PANE 00 - 8,6% proteine - 66,9% carboidrati - 0,4 lipidi -

Volendo preparare il cibo si deve calcolare come rispondere ai bisogni di proteine, calorie, ecc. sulla base del contenuto nutritivo dei singoli alimenti. 

È un esercizio che al limite può essere fatto a livello non professionale ma è evidente che è meglio rivolgersi ad uno specialista per non dar luogo a carenze.

 

CONSIDERAZIONI

Come per le convinzioni individuali anche gli esperti nell'esprimere il parere possono essere

condizionati dalle loro posizioni ideali individuali.

In letteratura si trovano articoli che difendono la dieta vegana e altri che la criticano.

E' possibile nutrire la maggior parte dei gatti e dei cani seguendo una dieta VEGANA o VEGETARIANA; si può seguire una dieta vegana sia acquistando mangimi pronti oppure preparando il cibo in casa.

 

È bene farsi consigliare e seguire da un Veterinario che condivida la scelta o almeno sia disposto a collaborare.

 

Acquistare i "comuni" alimenti per animali domestici significa sostenere la stessa industria della carne con le conseguenti crudeltà, sfruttamento, sprechi e danni ambientali che il vegetarianismo così fortemente contrasta.

Correttezza vuole che si dica che allo stato attuale non vi è certezza assoluta se nel tempo una variazione di alimentazione così importante non possa provocare delle conseguenze al momento non ipotizzabili. Questo va detto per non fare l’errore che spesso noi imputiamo all'assolutismo dell'approccio scientifico, e cioè la mancanza del principio di precauzione.

Nella pratica ambulatoriale è cosa nota che  alcune patologie conoscono una origine nell'alimentazione carnea (es.dermatiti), e allo stesso modo ci potrebbero essere problemi con l'alimentazione vegana.

Sempre per correttezza formale si deve ricordare che i cani e i gatti si sono evoluti con una dieta orientata al carnivorismo ( cani) e carnivora i felini ma ciò non toglie che anche in natura si sono visti cambiamenti come per esempio il Panda che era carnivoro e per esigenze di habitat è divenuto erbivoro.

Al momento sembra di poter affermare che NON vi siano delle contraddizioni cliniche ad indicare che la dieta VEGANA dia problemi nei cani o nei gatti quindi anche il gatto “ vegano” può avere una alimentazione razionale.

Si tratta di un cambiamento importante nella vita dell'animale che va fatto con attenzione ai tempi e osservando le risposte che lui ci fornisce.

E' bene ribadire che ci si deve confrontare con un Medico Veterinario. 

 

si ringrazia, per il contributo,  il dott. Enrico Moriconi Medico Veterinario

 

 

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